Dal Blog di Helen – Sei modi per dare a tuo figlio una marcia in più

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Tempo di lettura: 5 minuti

Sapete che i bambini iniziano ad imparare nella pancia? E’ stato dimostrato che stimolare il bambino ancora prima che nasca attraverso la musica e il linguaggio fa sì che il bambino sia più intelligente, più dotato e più equilibrato. Parte tutto dalla stimolazione precoce, che permette al cervello di sviluppare più connessioni neurologiche, migliorando così le funzioni cognitive mano a mano che il bambino cresce. Molti genitori hanno deciso di trarre beneficio dalla consapevolezza di come il cervello si sviluppa sin dai primi mesi di vita, ed investire il proprio tempo e i propri sforzi per stimolare e promuovere la crescita intellettiva del proprio bambino. Ogni genitore può decidere di farlo, ecco come:

Tip #1: Canzoncine, rime e filastrocche

Non c’è bisogno di avere la voce di una pop star per cantare al proprio bambino, quello che conta è il legame che si crea tra di voi. Mentre cantate una ninnananna stringete, cullate e accarezzate il vostro bambino e fate diventare questo momento parte della vostra routine per addormentarsi. Vi accorgerete che questa rilassante attività aiuta a formare un forte legame emotivo con il vostro bambino.

Cantate mentre siete in macchina o giocate assieme. Le filastrocche tradizionali non sono soltanto divertenti; ad esempio le rime che si raccontano giocando con le mani e le dita del nostro bambino concorrono alla comparsa precoce del linguaggio e allo sviluppo della motricità fine. Più i bambini sono esposti a canzoncine e rime, più saranno consapevoli di come le parole sono composte da suoni diversi. Maggiore è la consapevolezza fonemica, migliori sarà la capacità di leggere negli anni seguenti.

Tip #2: Comunicare con i segni

Vi è mai capitato di cercare di spiegare qualcosa ad una persona che non parla la vostra stessa lingua? Ad un certo punto avrete sicuramente iniziato ad muovere le mani per farvi capire. Usare il linguaggio dei segni è un modo facile e veloce per esprimere un messaggio semplice. Negli ultimi anni insegnare ai bambini il linguaggio dei segni prima che inizino a parlare ha ottenuto un consenso sempre più ampio. Poiché i bambini anche molto piccoli sviluppano la motricità fine nelle mani prima delle funzioni vocali necessarie alla produzione del linguaggio, un linguaggio dei segni semplificato consente al bambino di comunicare i bisogni primari, riduce la frustrazione e l’aggressività, e migliora le future abilità comunicative. L’obiettivo è quello di facilitare la comunicazione tra il bambino e il genitore il prima possibile. Inoltre è stato dimostrato che i bambini che imparano il linguaggio dei segni ottengono migliori risultati scolastici nei test linguistici, anche dopo la classe seconda.

Tip #3: Dondoliamo…

Perché i bambini adorano le altalene, le giostre e le montagne russe? Non c’è da stupirsi, la risposta è nel sistema vestibolare. Quest’ultimo è il primo sistema sensoriale a svilupparsi pienamente già entro i sei mesi di vita, con la funzione di controllare l’equilibrio e la coordinazione. Il sistema vestibolare funziona come un vigile nel traffico che dice ad ogni sensazione quando proseguire o fermarsi. Uno dei modi migliori per stimolare il sistema vestibolare è dondolare o cullare il bambino. Si tratta di un’abilità importantissima per il neonato, ed è per questo che fin da subito si calma quando viene fatto dondolare. Anche mettere (gentilmente!) il vostro bimbo a testa in giù sollevando le gambe da terra stimola fortemente il sistema vestibolare, e più stimolazione riceve, prima si sviluppano le capacità fisiche del bambino.

Tip #4: Nati per contare

Rime e canzoni che insegnano a contare rafforzano la naturale predisposizione del bambino per le quantità. I bambini nascono con un ‘cervello matematico’ già programmato per effettuare calcoli ed operazioni. Se le aree cerebrali predisposte a svolgere questi compiti vengono stimolate fin da subito, una volta cresciuto il bambino capirà in modo istintivo le nozioni matematiche anche più complesse.

Vari studi dimostrano che neonati e bambini molto piccoli non solo sono in grado di distinguere tra diverse quantità numeriche, ma hanno anche aspettative aritmetiche e reagiscono in modo evidente ad esperimenti che hanno risultati aritmeticamente impossibili. Cercate occasioni per contare insieme al vostro bambino nella vita di tutti i giorni, mentre si cucina, si gioca o si esce per una camminata. Stimolare la dimensione matematica del cervello fin dalla più tenera età significa preparare al meglio il bambino per l’apprendimento futuro in questo campo.

Tip #5: Una mano, cinque dita

Un bambino piccolo è sempre molto coinvolto quando giocate con le sue mani o i suoi piedi, infatti stimolare le dita ha un forte impatto sullo sviluppo sia fisico sia cerebrale. Imparando ad usare le dita i bambini migliorano la motricità grossa e fine e le abilità cognitive.

Filastrocche e giochi in cui mani e piedi vengono esercitati con un movimento diagonale da sinistra a destra, o viceversa, hanno un ruolo importante., perché così facendo si attraversa il punto centrale del corpo e di conseguenza si coordinano entrambi gli emisferi cerebrali, creando le corrette connessioni neurologiche per l’apprendimento. Infatti questo semplice esercizio migliora la capacità di trasferire informazioni attraverso le fibre nervose che collegano i due emisferi ed i benefici si riflettono in tanti ambiti, come imparare a gattonare e camminare, acquisire agilità fisica e sviluppare la capacità di ascoltare, leggere e scrivere.

Tip #6: Leggimi una storia

I bambini amano sentirsi raccontare sempre la stessa storia, anzi non sembrano stancarsi proprio mai di ascoltarla! La ripetizione ha dei benefici, perché consente al bambino di partecipare attivamente nella narrazione,  anticipando cosa verrà dopo ed intervenendo con entusiasmo. Se combinerete questa eccellente abitudine con il linguaggio dei segni, vedrete che vostro figlio, anche se ancora non parla, saprà dirvi quale storia vuole ascoltare.

Leggere non è solo un’attività piacevole, è fondamentale per lo sviluppo dell’alfabetismo e prepara i bambini alla scuola. Fate sì che la lettura di un libro diventino parte della vostra quotidianità, ogni giorno per almeno 20 minuti. Sostenere l’amore per la lettura vuol dire dare a vostro figlio un dono che durerà per sempre!

Tutti questi elementi sono parte integrante del corso Baby’s Best Start, per i bambini dai 3 ai 22 mesi. Per maggiori informazioni: https://www.helendoron.it/piccoli-0-2

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Sapete che i bambini iniziano ad imparare nella pancia? E’ stato dimostrato che stimolare il bambino ancora prima che nasca attraverso la musica e il linguaggio fa sì che il bambino sia più intelligente, più dotato e più equilibrato. Parte tutto dalla stimolazione precoce, che permette al cervello di sviluppare più connessioni neurologiche, migliorando così le funzioni cognitive mano a mano che il bambino cresce. Molti genitori hanno deciso di trarre beneficio dalla consapevolezza di come il cervello si sviluppa sin dai primi mesi di vita, ed investire il proprio tempo e i propri sforzi per stimolare e promuovere la crescita intellettiva del proprio bambino. Ogni genitore può decidere di farlo, ecco come:

Tip #1: Canzoncine, rime e filastrocche

Non c’è bisogno di avere la voce di una pop star per cantare al proprio bambino, quello che conta è il legame che si crea tra di voi. Mentre cantate una ninnananna stringete, cullate e accarezzate il vostro bambino e fate diventare questo momento parte della vostra routine per addormentarsi. Vi accorgerete che questa rilassante attività aiuta a formare un forte legame emotivo con il vostro bambino.

Cantate mentre siete in macchina o giocate assieme. Le filastrocche tradizionali non sono soltanto divertenti; ad esempio le rime che si raccontano giocando con le mani e le dita del nostro bambino concorrono alla comparsa precoce del linguaggio e allo sviluppo della motricità fine. Più i bambini sono esposti a canzoncine e rime, più saranno consapevoli di come le parole sono composte da suoni diversi. Maggiore è la consapevolezza fonemica, migliori sarà la capacità di leggere negli anni seguenti.

Tip #2: Comunicare con i segni

Vi è mai capitato di cercare di spiegare qualcosa ad una persona che non parla la vostra stessa lingua? Ad un certo punto avrete sicuramente iniziato ad muovere le mani per farvi capire. Usare il linguaggio dei segni è un modo facile e veloce per esprimere un messaggio semplice. Negli ultimi anni insegnare ai bambini il linguaggio dei segni prima che inizino a parlare ha ottenuto un consenso sempre più ampio. Poiché i bambini anche molto piccoli sviluppano la motricità fine nelle mani prima delle funzioni vocali necessarie alla produzione del linguaggio, un linguaggio dei segni semplificato consente al bambino di comunicare i bisogni primari, riduce la frustrazione e l’aggressività, e migliora le future abilità comunicative. L’obiettivo è quello di facilitare la comunicazione tra il bambino e il genitore il prima possibile. Inoltre è stato dimostrato che i bambini che imparano il linguaggio dei segni ottengono migliori risultati scolastici nei test linguistici, anche dopo la classe seconda.

Tip #3: Dondoliamo…

Perché i bambini adorano le altalene, le giostre e le montagne russe? Non c’è da stupirsi, la risposta è nel sistema vestibolare. Quest’ultimo è il primo sistema sensoriale a svilupparsi pienamente già entro i sei mesi di vita, con la funzione di controllare l’equilibrio e la coordinazione. Il sistema vestibolare funziona come un vigile nel traffico che dice ad ogni sensazione quando proseguire o fermarsi. Uno dei modi migliori per stimolare il sistema vestibolare è dondolare o cullare il bambino. Si tratta di un’abilità importantissima per il neonato, ed è per questo che fin da subito si calma quando viene fatto dondolare. Anche mettere (gentilmente!) il vostro bimbo a testa in giù sollevando le gambe da terra stimola fortemente il sistema vestibolare, e più stimolazione riceve, prima si sviluppano le capacità fisiche del bambino.

Tip #4: Nati per contare

Rime e canzoni che insegnano a contare rafforzano la naturale predisposizione del bambino per le quantità. I bambini nascono con un ‘cervello matematico’ già programmato per effettuare calcoli ed operazioni. Se le aree cerebrali predisposte a svolgere questi compiti vengono stimolate fin da subito, una volta cresciuto il bambino capirà in modo istintivo le nozioni matematiche anche più complesse.

Vari studi dimostrano che neonati e bambini molto piccoli non solo sono in grado di distinguere tra diverse quantità numeriche, ma hanno anche aspettative aritmetiche e reagiscono in modo evidente ad esperimenti che hanno risultati aritmeticamente impossibili. Cercate occasioni per contare insieme al vostro bambino nella vita di tutti i giorni, mentre si cucina, si gioca o si esce per una camminata. Stimolare la dimensione matematica del cervello fin dalla più tenera età significa preparare al meglio il bambino per l’apprendimento futuro in questo campo.

Tip #5: Una mano, cinque dita

Un bambino piccolo è sempre molto coinvolto quando giocate con le sue mani o i suoi piedi, infatti stimolare le dita ha un forte impatto sullo sviluppo sia fisico sia cerebrale. Imparando ad usare le dita i bambini migliorano la motricità grossa e fine e le abilità cognitive.

Filastrocche e giochi in cui mani e piedi vengono esercitati con un movimento diagonale da sinistra a destra, o viceversa, hanno un ruolo importante., perché così facendo si attraversa il punto centrale del corpo e di conseguenza si coordinano entrambi gli emisferi cerebrali, creando le corrette connessioni neurologiche per l’apprendimento. Infatti questo semplice esercizio migliora la capacità di trasferire informazioni attraverso le fibre nervose che collegano i due emisferi ed i benefici si riflettono in tanti ambiti, come imparare a gattonare e camminare, acquisire agilità fisica e sviluppare la capacità di ascoltare, leggere e scrivere.

Tip #6: Leggimi una storia

I bambini amano sentirsi raccontare sempre la stessa storia, anzi non sembrano stancarsi proprio mai di ascoltarla! La ripetizione ha dei benefici, perché consente al bambino di partecipare attivamente nella narrazione,  anticipando cosa verrà dopo ed intervenendo con entusiasmo. Se combinerete questa eccellente abitudine con il linguaggio dei segni, vedrete che vostro figlio, anche se ancora non parla, saprà dirvi quale storia vuole ascoltare.

Leggere non è solo un’attività piacevole, è fondamentale per lo sviluppo dell’alfabetismo e prepara i bambini alla scuola. Fate sì che la lettura di un libro diventino parte della vostra quotidianità, ogni giorno per almeno 20 minuti. Sostenere l’amore per la lettura vuol dire dare a vostro figlio un dono che durerà per sempre!

Tutti questi elementi sono parte integrante del corso Baby’s Best Start, per i bambini dai 3 ai 22 mesi. Per maggiori informazioni: https://www.helendoron.it/piccoli-0-2