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23 Set 2020

Come può un bambino crescere bilingue?

Innanzitutto, la risposta più banale è che un bambino può crescere bilingue quando i genitori hanno due lingue madri diverse oppure sono loro stessi bilingue. In questo caso, il gioco, i pasti, il bagnetto e tutte le attività di routine rappresentano occasioni preziose per imparare parole nuove, semplicemente ascoltandone il suono.

Come si legge in questo articolo, Erika Levy – studiosa di logopedia e disturbi del linguaggio presso la Columbia University Teachers College di New York City – sostiene che le competenze linguistiche dei bambini da 0 a 3 anni si sviluppino in modo estremamente rapido, grazie alla loro capacità di assorbire qualunque parola o suono ascoltino. È incredibile quanto velocemente riescano a imparare parole nuove in due lingue diverse.

Per stimolare i bambini a usare questi termini nuovi, non bisogna mai stancarsi di ripeterli, anche centinaia di volte, meglio se nel contesto di una frase che li aiuti a comprenderne bene il significato. Se una parola viene pronunciata male o non viene pronunciata affatto, non serve correggere o forzare il bambino, anzi, è molto meglio incoraggiarlo sempre con l’esempio pratico.

Può essere utile ripetere anche le parole del bambino, aggiungendo qualcosa, per aiutare la costruzione di frasi più articolate. Ad esempio, se per chiedere più acqua nel bicchiere dice “ancora”, la mamma e il papà possono dire “ancora acqua” (nel caso dell’inglese l’esempio sarà “more” e “more water”) e ripetere la frase più volte mentre versano l’acqua.

Se all’interno della stessa frase inizia a usare parole mischiate di entrambe le lingue, si tratta di un segno che le competenze linguistiche si stanno consolidando; nessun campanello d’allarme, quindi, il bambino non è confuso, anzi!

Quando i genitori non sono bilingue, i corsi di inglese per bambini possono fornire uno stimolo ancora più efficace – già dalle prime settimane di vita – perché proposto da professionisti della formazione e dell’apprendimento. Come abbiamo già detto, infatti, il cervello dei bambini fino ai tre anni è predisposto all’apprendimento di una seconda lingua perché si trova nella fase più flessibile.

Contrariamente a quanto si possa pensare, i bambini non percepiscono la pressione, perché non si tratta di un’attività scolastica, ma semplicemente di assorbire dei suoni e di abituarsi ad accenti e cadenze, mentre acquisiscono altre abilità, come contare, o competenze sociali, giocando con altri coetanei.

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