Come genitori, vogliamo il meglio per i nostri figli, incluso insegnare loro ad essere cittadini rispettosi del mondo. Una parte fondamentale di questo \u00e8 comprendere il potere del linguaggio e come esso plasmi i nostri pensieri e le nostre percezioni. La lingua inglese si \u00e8 evoluta negli anni e, insieme ad essa, anche l’importanza di utilizzare termini inclusivi<\/strong> e rispettosi<\/strong>.<\/p>\n Alcune parole inglesi hanno implicazioni di pregiudizio o sono state modificate con significati ostili o offensivi in altre lingue. Ad esempio, utilizzare il termine “mankind”<\/em> potrebbe implicare che le donne siano escluse dalla societ\u00e0, per questo \u00e8 consigliato scegliere alternative come “human race”<\/em>, “humankind”<\/em>, o \u201chumanity”<\/em>.<\/p>\n In questo articolo vedremo com\u2019\u00e8 cambiata la lingua inglese in relazione all’inclusivit\u00e0<\/strong> e come possiamo continuare ad abbracciare questo cambiamento positivo nelle conversazioni quotidiane.<\/p>\n Storicamente, l’inglese \u00e8 stato pieno di parole e frasi che, inconsapevolmente, hanno perpetuato stereotipi e rafforzato ruoli di genere tradizionali. Termini come “manpower”<\/em> o “man a station”<\/em> evidenziavano la natura maschio-centrica dei luoghi di lavoro. Tuttavia, negli ultimi anni, si \u00e8 cercato di adottare un linguaggio pi\u00f9 inclusivo. Il termine “manpower”<\/em> \u00e8 stato sostituito da “human resources”<\/em> e “man a station”<\/em> si \u00e8 evoluto in “filling a position”<\/em>.<\/p>\n A molte professioni erano stati assegnati titoli specifici di genere, come ad esempio “stewardesses”<\/em>. Questa parola afforza lo stereotipo che il ruolo sia prevalentemente femminile e perpetua l’immagine di una giovane e attraente donna che fornisce servizi a bordo. Di conseguenza, gli assistenti di volo maschi hanno dovuto affrontare spesso supposizioni sulla loro sessualit\u00e0. Molti ritenevano che essere un assistente di volo maschio implicasse una minore mascolinit\u00e0 rispetto agli altri uomini. Le professioni esclusivamente maschili sono ora aperte a tutti, e quindi ci\u00f2 che in passato veniva definito come “fireman”<\/em>, “policeman”<\/em>, e “headmaster”<\/em> ora viene chiamato in modo pi\u00f9 inclusivo“firefighter”<\/em>, “police officer”<\/em> e “principal<\/em>“. Queste modifiche linguistiche riflettono una crescente consapevolezza della necessit\u00e0 di un linguaggio neutro dal punto di vista di genere, promuovendo diversit\u00e0 e uguaglianza negli ambienti professionali.<\/p>\n <\/p>\n Il cambiamento verso un linguaggio che abbracci l’inclusivit\u00e0, per\u00f2, va oltre i titoli di lavoro. Ad esempio, anche le parole che usiamo per descrivere le persone con disabilit\u00e0 si sono evolute. Invece di usare termini come “handicapped”<\/em> o “disabled”<\/em>, ora preferiamo “person with a disability<\/em>\u201d per definire la persona come elemento primario, anzich\u00e9 concentrarci sulla sua condizione. Allo stesso modo, definire qualcuno come una “person with short stature”<\/em> \u00e8 pi\u00f9 rispettoso rispetto all’uso dei termini “dwarf”<\/em> o “midget”<\/em>.<\/p>\n Conoscere l’origine delle nostre parole \u00e8 essenziale per evitare di ferire i sentimenti di qualcuno. Parole come “dumb”<\/em> o “lame”<\/em> hanno una connotazione negativa e perpetuano gli stereotipi sulle persone con difficolt\u00e0. Il termine “lame”<\/em> era inizialmente usato per descrivere una persona con difficolt\u00e0 a camminare o muoversi a causa di una disabilit\u00e0 fisica. Oggi, per\u00f2, viene usato colloquialmente per indicare una persona “non cool”<\/em> o “noiosa”<\/em>. In passato, “dumb”<\/em> indicava una persona incapace di parlare o muta. Oggi l’uso di “dumb”<\/em> come sinonimo di “stupido”<\/em> pu\u00f2 essere considerato offensivo per le persone con problemi di linguaggio.<\/p>\n L’etimologia, cio\u00e8 lo studio dell’origine e della storia delle parole, \u00e8 un modo affascinante per scoprire come si \u00e8 evoluta la lingua inglese. Comprendendo le radici di parole come “husband”<\/em> e “wife”<\/em>, che originariamente significavano “padrone di casa”<\/em> e “donna”<\/em> in norreno antico, una lingua indoeuropea del gruppo germanico, acquisiamo una comprensione delle influenze storiche e sociali che hanno modellato la lingua. Questo pu\u00f2 aiutarci a riconoscere le implicazioni culturali delle nostre scelte e a promuovere una comunicazione che abbracci l’inclusivit\u00e0. Molti ora optano per termini neutri come “partner”<\/em> o “spouse”<\/em> per evitare di premere l’identit\u00e0 di genere di qualcuno. Allo stesso modo, si pu\u00f2 dire “parent”<\/em> invece di “mother”<\/em> o “father”<\/em> per sottolineare il ruolo genitoriale.<\/p>\n Man mano che la lingua e la societ\u00e0 evolvono, rimanere informati sulle modalit\u00e0 pi\u00f9 rispettose e inclusive di riferirsi a diversi gruppi di persone \u00e8 essenziale. Un esempio \u00e8 il termine “gipsy”,<\/em> che storicamente \u00e8 stato usato per descrivere il popolo rom in modo dispregiativo e offensivo o per implicare che una particolare donna sia astuta, ingannevole e estremamente promiscua nelle sue affettivit\u00e0. Utilizzando invece le parole “Rom”<\/em> o “Romani”<\/em>, possiamo evitare di perpetuare stereotipi dannosi e mostrare rispetto per questa cultura.<\/p>\n Evolvere il nostro linguaggio significa sostituire termini obsoleti e discriminatori e comprendere il contesto storico di parole e frasi comuni. Anche modi di dire apparentemente innocui, come “Hip-Hip Hooray!”<\/em> o “Eenie Meenie Miney Mo”<\/em>, hanno avuto origine da un contesto razzista. Per esempio, la frase scherzosa “long time, no see”<\/em> \u00e8 un’espressione comunemente utilizzata per salutare le persone che non vediamo da tempo. Tuttavia, inizialmente era usata per prendere in giro l’inglese stentato parlato dagli immigrati cino-americani, che potrebbero ancora trovarla offensiva.<\/p>\n Un altro aspetto del linguaggio di cui dobbiamo essere consapevoli \u00e8 l’appropriazione linguistica: l’adozione di parole, frasi o simboli da una cultura da parte di un’altra senza comprendere o rispettare il loro contesto culturale originale. Un esempio significativo \u00e8 la riappropriazione americana della parola che inizia con “N”<\/em> o \u201cN-Word\u201d<\/em>, un termine carico di connotazioni razziali radicate nell’oppressione sistemica delle persone di colore negli Stati Uniti. Il suo utilizzo da parte di individui non di colore perpetua stereotipi dannosi e manca di rispetto per la dolorosa storia della comunit\u00e0 nera.<\/p>\n L’appropriazione linguistica pu\u00f2 avere conseguenze significative per i gruppi emarginati, tra cui continuare a creare stereotipi, minare il patrimonio culturale e banalizzare le esperienze delle comunit\u00e0 oppresse. \u00c8 fondamentale essere consapevoli delle nostre scelte linguistiche, anche per comprendere il contesto storico e culturale delle nostre espressioni. Attraverso scelte linguistiche consapevoli, possiamo contribuire a una societ\u00e0 pi\u00f9 inclusiva e uguale per tutti.<\/p>\n Per concludere<\/strong><\/p>\n La lingua \u00e8 uno strumento potente che modella la nostra comprensione del mondo e influenza le nostre interazioni con gli altri. Essendo consapevoli dell’impatto potenziale delle nostre scelte linguistiche, possiamo promuovere l’inclusivit\u00e0 e il rispetto tra le culture<\/strong>. Scegliendo una lingua che promuove l’inclusivit\u00e0 e il rispetto, imparando a conoscere la storia e il contesto di determinate parole e aprendoci al confronto con gli altri, possiamo contribuire a sfidare il linguaggio discriminatorio e creare una comunicazione pi\u00f9 inclusiva e rispettosa. Come genitori, abbiamo la responsabilit\u00e0 di insegnare ai nostri figli a essere cittadini rispettosi e inclusivi e uno dei modi pi\u00f9 significativi per farlo \u00e8 dare l’esempio attraverso il linguaggio che usiamo.<\/p>\n Helen Doron English si impegna a garantire esperienze di apprendimento positive promuovendo l’uso di un linguaggio inclusivo<\/strong>. Riconoscendo l’importanza di utilizzare canzoni originali adatte alla nostra metodologia educativa, che enfatizza il ruolo della musica nel favorire l’acquisizione linguistica, lo sviluppo cognitivo e la crescita socio-emotiva, abbiamo creato oltre 1.000 canzoni originali<\/a> per i nostri corsi<\/a>. Queste canzoni introducono i bambini alla lingua inglese in modo giocoso, coinvolgente e culturalmente attento.<\/p>\n Attraverso scelte linguistiche ed educative consapevoli, possiamo mettere le generazioni future in condizione di comprendere e apprezzare la diversit\u00e0 delle esperienze umane, aprendo la strada a una societ\u00e0 pi\u00f9 compassionevole, rispettosa e inclusiva.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Abbracciare l’inclusivit\u00e0: L’evoluzione della lingua inglese per un mondo migliore Che cosa significa abbracciare l’inclusivit\u00e0 di una lingua? Il linguaggio \u00e8 uno degli strumenti pi\u00f9 potenti che abbiamo come esseri umani: ci consente di comunicare i nostri pensieri, idee e sentimenti agli<\/p>\n![\"inglese](\"https:\/\/www.helendoron.it\/wp-content\/uploads\/2023\/05\/05_Valuable-English-Posts-May-2023-300x300.jpg\")
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\nCon l’aumentare della consapevolezza sulla necessit\u00e0 di un linguaggio neutro dal punto di vista di genere, abbiamo iniziato a sostituire questi termini con alternative pi\u00f9 inclusive come “flight attendant”<\/em> o “cabin crew”<\/em>.<\/p>\n![\"inglese](\"https:\/\/www.helendoron.it\/wp-content\/uploads\/2023\/05\/02_Valuable-English-Posts-May-2023-300x300.jpg\")
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\nQuesto richiede un impegno costante, riflessioni profonde e la disponibilit\u00e0 a imparare dalle diverse esperienze di chi ci circonda.<\/p>\n