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06 Dic 2021

Isabella Longo, il volto del centro Helen Doron English di Padova

Isabella Longo - HDE Padova

La vita di ognuno parte seguendo un determinato percorso. 

Si cresce, ci si forma e si parte, percorrendo quella strada. Poi un giorno ci si ferma, si prendono decisioni differenti, si cambia la percorrenza e ci si rinnova. 

Un po’ quello che è accaduto a Isabella Longo, la direttrice del Learning Centre Helen Doron di Padova. 

Dopo un’esperienza in Inghilterra è rientrata in Italia, trasferendosi a Milano.
È tornata dal periodo all’estero con il desiderio di continuare a lavorare con la lingua inglese ma avvicinandosi all’insegnamento per la giovane età. 

«Mi piaceva l’idea che anche i bambini italiani potessero girare il mondo con una proprietà di linguaggio migliore», si racconta Isabella. 

Così ha conosciuto il modello Helen Doron, si è innamorata della metodologia cominciando a lavorare nel centro di Milano. Ritornata nella sua città natale, Padova, ha pensato al suo futuro. 

«Volevo che tutte le mini Isabella di oggi avessero la possibilità, una volta fuori, di crearsi una vita più vita, anche grazie alla possibilità di andare dovunque vogliano. Che non si dovessero ritrovare bloccate in Italia a causa della lingua. Ho proprio pensato in lungo raggio: se volessi fare qualcosa che lasciasse un segno, mi piacerebbe farlo così. Regalare la libertà di dire “io voglio passare il mio futuro qui oppure lì, fare esperienze, conoscere” e l’inglese è il mezzo giusto per poterlo fare». 

E così, dal dicembre 2018, inizia la sua avventura. Una “avventura emozionante” come la definisce lei. E ogni anno, il 5 dicembre, festeggia l’anniversario della sua apertura, come se fosse il primo giorno. 

Metterci la faccia

Metterci la faccia - Isabella Longo

Intrapresa la decisione di aprire un centro Helen Doron e presi i primi contatti con i responsabili, è necessario seguire degli step.
Un business plan, primo fra tutti. Creare un progetto ad hoc, trovare un luogo e proporlo. 

Progetto accettato, luogo per la scuola fermato, è il momento di partire con la promozione della scuola. 

Domandando a Isabella come lei, personalmente, si fosse mossa per far conoscere il suo centro, la risposta è stata chiara è diretta: «ci ho messo la faccia, letteralmente». 

Ogni mattina Isabella si svegliava presto, andava davanti alle scuole della città di Padova, si presentava, parlava del suo progetto con i genitori. Poi ha preso accordi con alcune librerie, collaborando con loro, ed è tornata a intrattenere i bambini alle feste di compleanno, facendo l’animatrice.
Per più di un anno, Isabella ci ha letteralmente messo la faccia. 

«Sicuramente il brand ha aiutato ma ci tenevo che conoscessero me prima di tutto. La parte umana è quella mi ha permesso di fare un passo in più. Io ci ho creduto, volevo proprio farlo così» racconta. 

La qualità rispetto alla quantità

Il suo primo mese ha iniziato con una dozzina di bambini. 

Quei dodici bambini sono ancora suoi studenti, dal dicembre 2018. Ciò che l’ha stupita, infatti, è stata la qualità.

Il lato umano della sua scuola ha prevalso. Vedendo l’impegno che ogni giorno ci metteva da sola, in quella scuola, le mamme si sono inserite e l’hanno sostenuta. 

«Si sono attivate con me, per me. Una mamma faceva la portinaia, una guardava i bambini, sono diventate parte del progetto. Un dettaglio che non ho mai sottovalutato e che ancora oggi apprezzo tantissimo».

Le famiglie sono parte integrante del progetto.
I bambini che sono entrati da piccoli crescono all’interno del centro, diventando adolescenti. 

Una possibilità meravigliosa, il metodo Helen Doron, che ti permette di lavorare sia sui piccoli ma aiutare anche i teen, che si avvicinano velocemente a spiccare il volo verso l’estero. 

Specialmente perché, appena possibile, il centro di Padova partirà con il progetto del viaggio all’estero. Un’esperienza immersiva e importante per i giovani ragazzi.

Isabella Longo: la master delle giornate a tema 

Helen Doron non finisce con le lezioni, non chiude le porte dopo l’ultimo corso.
I Learning Centre creano comunità. 

Non c’è festività che non si festeggi all’interno del centro di Padova dove Isabella, oramai, ricopre il ruolo di “master delle giornate a tema”, titolo ricevuto da tutta l’area Triveneto. 

«Io faccio tutto. Halloween, carnevale, campus di Natale, Pasqua, centro estivo di sei settimane. I genitori non vengono solo per avere la lezione, ma vogliono esserci sempre. Anche i bambini adorano sapere che stanno ore con noi, che fanno esperimenti e che si divertono, il tutto in lingua inglese!» racconta Isabella. 

«Quello che cerco di insegnare alla mia città è che, per me, l’inglese non è un fine. L’inglese è un mezzo per dare la possibilità di vedere più colori. È un mezzo per poter vivere con più sfumature, per vedere le cose da più prospettive, per capirle meglio e non farle passare. Cerco di spiegare il senso di routine, perché l’inglese fa parte della loro vita, come uno strumento. Quando lo impari è parte della tua vita. E quindi sì, ha senso passare tempo a imparare un balletto identico a un film che devono guardare».

Perché è anche questo, il centro di Padova. Sulle note musicali di The Greatest Showman si guarda l’intero film e si impara il famoso ballo. Perché, come dice Isabella, è importante farlo per capire che l’inglese non è come la matematica. L’inglese va vissuto.

Vivere la lingua 

L’inglese va vissuto e, per portarci qualche esempio, Isabella ci racconta di due sue alunne. 

Un papà ha registrato e inviato un video di due sorelline di 4 e 8 anni che avevano creato una capanna, durante l’estate. Ogni giorno avveniva l’incontro tra le due, all’interno della costruzione e la regola era “obbligatorio parlare inglese”. 

«Parlavano per ore, oltretutto con le sole parole che avevano imparato nei loro corsi!» racconta. 

Ma la grande famiglia di Padova è costituita anche da momenti rubati di vita quotidiana. 

Isabella ha tantissimi video dei suoi bambini che parlano, ballano e cantano. Momenti di euforia ripresi dai genitori dove i bambini con un’espressione iniziale “Teacher, look at me” cantano le canzoni conosciute al corso. 

Messaggi di auguri, messaggi d’amore e messaggi di vita: «è una scuola dove arrivano e ti abbracciano». 

Il colore dell’inglese

«A me la vita piace a colori, l’inglese ne ha aggiunto uno in più». Isabella descrive così il suo lavoro.

Isabella Longo ha ideato un “progetto dietro al progetto”. 

Lei e le sue due Teachers, Viviane e Giulia, hanno tutte background differenti.
Isabella ha studiato Lingue Straniere e Scienze del Linguaggio e sta frequentando una Laurea Magistrale in Linguaggio e Cognizione con esami di neuropsicologia e didattica dell’inclusione. Viviane è laureata in politiche internazionali e recupero minori migranti, mentre Giulia ha una laurea in linguistica. 

Isabella sta studiando linguaggio e cognizione, la parte neurologica dei danni cerebrali che possono causare poi disturbi specifici dell’apprendimento di ogni genere. Dettagli importanti visto il lavoro che Isabella sta progettando nel suo centro.

«Datemi del tempo per formarvi e prepararmi e poi ci arrivo» dichiara sempre alle sue famiglie.
Nel centro di Padova ci sono ragazzi affetti da disturbi dell’apprendimento e ognuno di loro si approccia alla scuola con paura e con livelli differenti. 

«Ciò che mi piace è che si crea un gruppo di persone estremamente vere. I bambini fra loro non si conoscono ma stanno creando delle vere compagnie» rivela Isabella. 

Tris Teacher - Helen Doron English Padova

Ci racconta la storia di un suo alunno che ha subito bullismo dagli insegnanti ed è stato obbligato a cambiare scuola. Non lo avevano compreso e hanno preferito non soffermarsi troppo sulla situazione. A sette anni è stato escluso dalla classe e il caso ha richiesto un provvedimento da parte della famiglia. 

È così arrivato nel centro Helen Doron di Padova e dopo un anno, per la sua promozione, ha richiesto la possibilità di tornarci l’anno dopo. 

Isabella ci racconta di lui, riportandoci le sue parole: «Lui dice sempre che sta bene con noi, che non si sente giudicato. In classe è stato subito accolto molto bene e lo scorso anno ha sostenuto l’esame Cambridge. Un livello più basso ma lo ha passato e ha preso tanta autostima». 

Isabella ripete che se c’è una storia da raccontare è proprio quella dell’autostima. 

«Questo lavoro mi permette di avere persone che non possiedono lo standard previsto. Ma quando vedono che è qualcosa che fa bene al bambino, sono entusiasti e sono tutti con noi. Tutta la famiglia crede in questo progetto e partecipa». 

Ed è per questo che ha deciso di riprendere gli studi e di assumere delle persone preparate in determinati ambiti. «Uno dei miei pilastri futuri -motivo per cui sono tornata all’università, per cui sto cercando un ambiente più ampio, per il quale ho assunto un certo tipo di personale – è un progetto a lungo termine dedicato a bambini che non hanno lo stesso ritmo di apprendimento degli altri. Non significa che ne sanno di più o di meno ma che hanno bisogno di ritmi più veloci o più calmi, più dinamici o più semplici» spiega Isabella. 

Sta creando un posto sicuro per tutti, dove si sentiranno a loro agio e tranquilli. 

Non siamo un’altra materia scolastica

La chiusura a causa della pandemia è arrivata senza che lo si capisse. Inizialmente Isabella era tranquilla, vedeva la riapertura molto vicina. Ha puntato sul divertimento, mantenendo viva la comunicazione. 

Compresa la situazione, l’approccio è cambiato. Raddoppiate le ore, spezzate le classi, hanno capito di dover aprire un canale di comunicazione con le famiglie. 

«Abbiamo parlato con loro ed erano esasperati. Gli abbiamo fatto capire che mollare adesso era far capire ai bambini che eravamo un’altra materia e non era possibile. Abbiamo revisionato tutto e abbiamo fatto diventare le loro case un’altra scuola di inglese. Abbiamo modificato i percorsi facendoli diventare corsi montessoriani, tutto basato sul sensoriale. I genitori si sono ritrovati a comprare di tutto» ride «ma ci sono stati e sono ancora con noi, dopo tutto questo». 

Una battuta finale è d’obbligo… 

Abbiamo chiesto a Isabella una battuta finale, qualcosa che si sentisse di dire a chi ci sta leggendo: 

«La diversità ci arricchisce, se volete vedere qualcosa di diverso veniteci a trovare». 

E se così è, Isabella e le sue Teachers vi aspettano al Learning Centre Helen Doron English di Padova in Comino 10.
Per avere informazioni e contattarle: chiamare al numero 327.6566624 oppure tramite email all’indirizzo padova@helendoron.com

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