Lisa Maino, il volto di Helen Doron English Vicenza

Lisa Maino-Direttrice-Helen Doron

C’è un momento, nella vita di chiunque, in cui scatta una molla che richiede un cambiamento. Può accadere per caso oppure dopo un avvenimento. 

Per Lisa Maino, direttrice del centro Helen Doron English di Vicenza e master franchisor dell’area Triveneto, è accaduto nel 2017 durante la sua prima gravidanza. 

«Stavo cercando un modo per far imparare l’inglese a mio figlio e sono incappata in un form del franchising» inizia così la nostra intervista a Lisa. 

Era alla ricerca di un percorso lavorativo alternativo, ha risposto all’annuncio e ha preso i primi contatti con il referente del territorio italiano.
Il progetto le piaceva e si è buttata come direttrice. Ma i piani sono velocemente cambiati. 

La direttrice del primo centro a Vicenza è diventata anche responsabile di tutta la zona del Triveneto.

Il centro di Vicenza 

Il centro di Vicenza nasce quattro anni fa e negli ultimi, come tutti, si è scontrato con la pandemia.

Sono tre le insegnanti che ogni giorno accolgono i bambini all’interno della scuola: Alessia, senior teacher, Silvia e Paola, che oltre ad essere presente due giorni a settimana al centro, ogni mattina insegna nella sezione bilingue dell’asilo di Sandrigo in provincia di Vicenza. 

Staff HDE Vicenza- Helen Doron - teacher

 

Ognuna di loro con un background diverso, arricchiscono con le loro esperienze passate gli insegnamenti nel centro di Vicenza. 

Chi ha vissuto periodi in Cina e chi in Australia, portano ogni giorno le loro competenze nelle aule del Learning Centre Helen Doron. 

Ognuna di loro ha dimostrato e dimostra ogni giorno le proprie capacità, aggiungendo così valore al metodo. 

 

 

Non c’è storia senza bambini: i piccoli alunni del centro vicentino 

Ogni centro si basa sullo stesso modello ma, senza bambini nulla di questo sarebbe possibile. 

Proprio per questo abbiamo chiesto a Lisa di portarci dentro le classi, raccontandoci qualche piccolo aneddoto. 

Per riportarci i risultati del metodo Helen Doron anche all’interno dell’ambiente scolastico, Lisa ci parla di alcuni alunni inseriti nel centro a nove anni e che ora sono in seconda media: «il passaggio dalle elementari alle medie è stato molto naturale. Riescono a mantenere una media del 9 senza alcun problema» ci spiega. «Alcune mie alunne di prima media, invece, hanno già fatto l’esame Cambridge Flyer, ovvero un A2, che solitamente si fa in terza media. Sono delle schegge a parlare, sono veramente brave» racconta Lisa. 

Ci parla tanto dei suoi alunni, del lessico che hanno appreso facilmente grazie alle lezioni e agli ascolti da casa. Ci racconta di quando una mamma ha deciso di continuare a seguire solo le lezioni nel suo centro, preferendole alla scelta di una scuola bilingue. La bambina, oltretutto, era stata scambiata per madrelingua inglese, viste le sue abilità sin dal principio.

Un enorme e bellissimo risultato per il modello Helen Doron

E poi Lisa ci parla di due bimbi, i suoi: Gioele e Ascanio. 

Gioele ha quattro anni e mezzo e frequenta la scuola da tre anni. 

Su Gioele Lisa racconta: «Gioele mischiava le parole e parlava con mia mamma con i segni». 

Ha cominciato a parlare più tardi degli altri bimbi ma poi, verso i due anni, ha iniziato e tanti complimenti sono arrivati per il suo parlato e la sua capacità di scandire così bene. 

Gioele mischia le parole, mescolando l’inglese con l’italiano, colmando i buchi con l’altra lingua. Mischia anche i numeri. Spesso inizia con l’italiano e termina con l’inglese, perché non si fa fermare e continua imperterrito come può. 

Parlava spesso per segni, facendo così impazzire sua nonna. Nei centri Helen Doron si insegna la lingua dei segni inglesi. «Aiuta la comunicazione e diminuisce la frustrazione. Quando il bambino non riesce a comunicare, i segni base aumentano la possibilità di comunicazione» ci spiega. Ed è così che Gioele si faceva capire, accompagnando momenti parlati a simboli specifici che per lui avevano un significato più che chiaro, grazie al metodo Helen Doron. 

Ascanio invece ha un anno e mezzo e si sta approcciando ora alla lingua dei segni. Ancora all’inizio dello studio, non si fa fermare e li fa già a modo proprio! 

Un altro approccio del piccolo di casa è la comprensione delle lingua e i gesti collegata a questa. 

«Per fare “ciao ciao” insegniamo ai bambini di salutare chiudendo e aprendo la mano ad intermittenza, mentre nelle canzoni dei corsi Helen Doron, il saluto “bye bye” è accompagnato dalla mano che dondola da destra a sinistra. A seconda di ciò che sente, lui cambia. Associa la lingua al movimento e si adatta» ci racconta, ridendo. 

Fuori dai corsi: i centri estivi e i progetti invernali di Vicenza

Il divertimento non va in vacanza e così nemmeno il centro di Vicenza.
Durante l’estate, infatti, Lisa e le sue insegnanti danno il via al centro estivo e quest’anno, per le feste natalizie, ci sarà la possibilità di frequentare alcuni laboratori, sia nella mattinata che nel pomeriggio. 

La pandemia ha bloccato tanti progetti ma non la creatività. 

I viaggi all’estero sono momentaneamente bloccati, così come gli scambi culturali. 

Ciò non significa che i ragazzi debbano fare a meno del contatto con altri coetanei di altre nazioni. 

«La cosa bella del network, dell’essere tante scuole sparse nel mondo è che ci permette di viaggiare sulla stessa onda e con le stesse classi» racconta Lisa. 

Ed è così che nasce l’idea di un pen friend, un amico di penna. Sotto il controllo delle insegnanti, partirà un progetto che collegherà Vicenza con Logroño, in Spagna, lavorando rigorosamente a penna.
Si partirà così e poi si passerà alle presentazioni ufficiali, magari con video e zoom call, creando così un contatto visivo. 

L’importanza dell’ascolto

Il metodo Helen Doron si basa sugli ascolti. 

«I nostri bambini apprendono dagli ascolti a casa, non dalle lezioni. Le lezioni sono un modo di unire ciò che fanno a casa e metterlo in pratica» spiega Lisa «Gli ascolti sono anche un modo per aiutarli a inserirsi nella classe. I personaggi e le storie raccontate aiutano l’entrata dei bambini in una dimensione che non conoscono, rendendo invitante l’ingresso». 

Lisa ci racconta di Lorenzo, un bambino che ha cominciato a nove anni. Era in difficoltà all’inizio, i genitori lo avevano portato sperando in un cambiamento radicale. 

Al termine del primo anno c’è stata una lezione finale aperta, mettendo in sfida i bambini contro i genitori, due squadre differenti. 

La gara è terminata con la mamma di Lorenzo che sapeva tutte le risposte e aveva portato quasi alla vittoria la squadra dei genitori grazie agli ascolti che aveva eseguito assieme al figlio, durante le lezioni. Un successo di famiglia! 

Una battuta finale…

Abbiamo domandato a Lisa che cosa si sente di dire ai lettori, ai genitori che ci stanno leggendo. 

«Penso che il nostro metodo apra porte e l’inglese in genere apre porte e dona grandi possibilità. Mi sento di dire a tutti di coglierle, queste possibilità. È un regalo grandissimo che possono fare perché rimarrà fermo in un ricordo come fosse una lingua che hanno appreso da piccoli e che rimane lì, accantonata, per cui non faranno mai fatica». 

Lisa e le sue teacher vi aspettano al Learning Centre Helen Doron English di Vicenza in Via Girolamo Pittoni 10.
Per avere informazioni e contattarle: chiamare al numero 347.5709236 oppure tramite email all’indirizzo [email protected]