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13 Dic 2021

Helga Past, il volto del centro Helen Doron English di Gorizia

Helga Past - Helen Doron English di Gorizia

“Non portare il lavoro a casa”, si dice spesso, perché casa e lavoro sono due cose separate che necessitano dei propri spazi. 

Ma quando un lavoro nasce da ciò che cresce dentro la propria casa, come si fa?
Helga Past, direttrice del centro Helen Doron English di Gorizia, si avvicina al modello proprio per amore famigliare, grazie alla sua bimba. 

Sua figlia è cresciuta ascoltando libri letti in inglese ma, verso i due/tre anni, ha iniziato ad aver bisogno di trovare un gruppo dove poter condividere attività, letture e giochi in lingua inglese.  

In questa ricerca Helga ha scovato il metodo Helen Doron. 

Da lì tutto si è mosso molto in fretta e nel giro di sei mesi la scuola è nata. 

«Cercavo per mia figlia un ambiente multiculturale, un progetto che mi permettesse di farla divertire all’interno di un processo immersivo della lingua inglese. Ed è così che mi sono avvicinata al metodo. Ero già insegnante, lavoravo sia sull’inglese che sullo spagnolo, insegnando ad adulti e ragazzi. Inoltre mi occupavo di comunicazione ed ero insegnante di fitness. Avevo questa tripla veste» si racconta. «Ora è come se tutte le esperienze che ho fatto avessero trovato una congiunzione astrale perfetta perché mi occupo comunque di comunicazione, insegno ogni giorno e lo faccio in movimento!».

Un inizio oltre le aspettative

Nel settembre 2016 si sono aperte le porte di Helen Doron Gorizia, cambiando fin dall’inizio i programmi di apertura. 

Helga, infatti, aveva deciso di approdare sul territorio di Gorizia con un’apertura soft, proponendo corsi su due o al massimo tre pomeriggi alla settimana. Una crescita costante ma non rapida, aveva prospettato. 

Fin da subito ha dovuto riprogrammare il tutto per la meravigliosa risposta da parte delle famiglie del territorio.

Il suo essere mamma, l’essere presente nei principali luoghi di ritrovo delle famiglie e le sue demo lessons hanno permesso di far conoscere la nuova attività, portando fin dall’inizio un bel numero di iscritti. 

Helga si è mossa sin dall’estate precedente l’apertura, organizzando lezioni di prova per far conoscere il metodo certificato Helen Doron, collaborando con una struttura di giochi gonfiabili, Jungle Village, che le ha permesso di gestire uno spazio adibendolo per le lezioni di inglese. 

Con un discreto numero di contatti che si sono trasformati, per la maggior parte, in iscritti, la scuola ha iniziato la sua attività nel primo mese d’autunno del 2016 con una sola insegnante, Helga, e una sola aula. 

Nel giro di un anno la situazione è nuovamente cambiata con l’inserimento di una prima collaboratrice e l’allestimento di una nuova aula didattica.
Lo staff poi si è ulteriormente ampliato fino a contare quattro insegnanti. 

Da cinque anni Helga accompagna le famiglie di Gorizia.
Quelli che sono entrati come giovanissimi ora sono cresciuti diventando così dei teens. 

Necessitavano giustamente di un’aula a loro misura, che li rispecchiasse nel loro processo di crescita e, proprio per loro è stata pensata e allestita una nuova aula. 

Oggi il centro di Gorizia si dedica a tutte le fasce di età, partendo dai piccoli fino al percorso degli adolescenti, pronti a raggiungere il miglior livello della lingua inglese. 

Differenze e uguaglianze del metodo Helen Doron

Il metodo Helen Doron si approccia ad alunni a partire dai 3 mesi fino al compimento della maggiore età, ovvero 19 anni. 

Avendo una così vasta gamma di età, abbiamo domandato che cosa differenziasse un insegnamento rispetto a un altro. 

Per prima cosa Helga ha sottolineato ciò che accomuna l’intero gruppo, ovvero il divertimento. 

«I piccoli hanno bisogno di toccare tutto, sperimentare, con mani e assaggi perché sono le prime azioni naturali anche nell’approccio alla propria lingua madre. Via via che crescono hanno bisogno di esplorare cose nuove ed è per questo che noi proponiamo tutte  le nostre attività lavorando su forme di apprendimento visivo, cinestetico e uditivo con un approccio di insegnamento multisensoriale.
Man mano che si cresce, si passa da una modalità di insegnamento molto dolce e materna, a uno stile didattico più dinamico e di squadra» ci spiega Helga. «Si modifica l’intero approccio con l’allievo. Anche la modulazione della voce, ad esempio. E più i bambini crescono, più si esplorano dinamiche e stili diversi: si diventa loro amica, loro complice nei giochi, nelle avventure e nelle scoperte.

L’attenzione dei bambini e dei ragazzi la conquistiamo con il rinforzo positivo e senza critica né giudizio, 

Ed è così che arriva il rispetto e la simpatia da parte degli allievi, giocando e scherzando con loro, guardandoli dalla loro altezza: «Un insegnante Helen Doron non osserva dall’alto di una cattedra, ma guarda e gioca con i propri allievi, seduta su un tappetone o in piedi mentre salta insieme a loro. Al contempo però, deve riuscire a mantenere una certa leadership che loro riescono a riconoscere» spiega. 

Ecco la grande differenza del metodo Helen Doron, ossia prendere le distanze dal modello classico di insegnamento. Portare i piccoli allievi a giocare e divertirsi, mantenendoli in movimento, facendoli letteralmente alzare. 

«Sono abituati a stare seduti ma noi ci diversifichiamo dal modello classico. Io per prima sono pronta, ogni giorno, a muovermi in tuta e calzettoni assieme a loro». 

Oltre alle porte del centro di Gorizia

Il modello Helen Doron da sempre cerca di farsi conoscere per ciò che lo contraddistingue rispetto ad altri centri di insegnamento della lingua. 

Oltre alle lezioni in classe e agli ascolti ripetuti durante la settimana a casa, Helen Doron sprona i propri franchisee a creare comunità. 

La città di Gorizia vede così attiva Helga assieme ai suoi studenti che da anni frequentano altri luoghi di ritrovo per i più piccoli. 

Ad esempio, nel 2018 la scuola ha proposto Young Heroes, un progetto internazionale di cittadinanza attiva, con la collaborazione della ludoteca comunale.
Con Young Heroes i bambini di Helen Doron insieme ai bambini del centro educativo comunale hanno portato colore alla città di Gorizia, creando una scultura coloratissima a forma d’albero, che il Comune ha poi fatto esporre in diversi punti della città.  

Più volte Helga ha trasportato all’esterno delle quattro mura scolastiche le sue attività. In questo momento si sta attivando per aderire a Librilliamo, un progetto di promozione alla lettura ad alta voce che coinvolge studenti delle scuole secondarie di secondo grado e universitari 

E non si ferma qui. Pensa infatti di volare in territori anglosassoni appena possibile. Un’idea già avanzata l’anno passato ma che, per motivi di pandemia, ha richiesto un rimando. «Le famiglie sono pronte a far sperimentare i propri ragazzi all’esterno» ci spiega Helga. 

Il fulcro di tutto il lavoro

Definire il proprio lavoro non è semplice. Soprattutto se include una molteplicità di attività e di attenzioni come quello di un’insegnante. 

Helga Past, però, ha reso semplice e lineare anche una richiesta così complessa. 

«Ci dev’essere organizzazione ma anche creatività e flessibilità. Essere pronti a utilizzare tutte le proprie risorse e tutto l’amore per i bambini, perché senza questo non si fa nulla».

Helga ci racconta di prepararsi sempre in modo minuzioso e con una “organizzazione certosina”. 

Il metodo Helen Doron prepara le sue insegnanti grazie anche ai continui corsi di formazione e aggiornamento, nella gestione delle lezioni dei centri. 

Ciò però non annulla la possibilità di poter modificare il tutto all’ultimo momento. 

«Devi essere pronta a ragionare da angolazioni differenti. Sai a quale risultato devi arrivare ma potresti dover progettare il percorso da diverse prospettive. Devi essere versatile e creativa, aperta all’ascolto e al cambiamento» spiega Helga. 

Sono cinque anni che ricopre questo ruolo e ciò che non è mai cambiato è il presupposto: non deve annoiare e non deve annoiarsi. 

«Il principio che seguo è che non devo mai ripetermi. Mantengo sempre la struttura didattica della lezione ma devo comunque divertire e divertirmi ed essere in grado di intuire le loro esigenze, sempre. Il mio compito è capire se hanno bisogno di muoversi, se hanno bisogno di toccare qualcosa e in base a ciò di cui necessitano, modifico le lezioni. Li faccio correre e saltare, concentrarsi a un gioco di memoria, fare un lavoro manuale o scatenarsi con la musica. Ci deve essere una forte sinergia con il gruppo. Così poi ogni lezione è diversa e adattata sulle loro necessità». 

Quando viene aggiunta una nuova insegnante, Helga fa fare sempre una prova con i bambini. 

«Io posso vedere la sua predisposizione, valutare il suo curriculum e la sua preparazione linguistica e accademica, ma solo i bambini sanno dirmi se una persona ha il carisma per fare questo lavoro. Se c’è quel mix di passione, affetto e creatività, i bambini lo recepiscono subito» racconta. 

La scuola post pandemia

Il coronavirus ha costretto a essere molto flessibili, rapidi nel trovare nuovi paradigmi e nuove soluzioni, ma non ha fermato le attività di Helen Doron Gorizia, che ha saputo riorganizzare spazi, gruppi e attività nel rispetto delle nuove regole, con attenzione, rigore e precisione.

L’attenzione di Helga nei confronti dei suoi alunni si nota anche dai piccoli dettagli. Il distanziamento fisico richiedeva la suddivisione degli spazi in aula e l’utilizzo di singoli tappetini colorati, anziché il maxi tappetone pre-covid. Così ha iniziato il processo. «Dovevamo creare una soluzione fattibile ma anche visivamente bella e accogliente. Per i piccoli abbiamo utilizzato tanti i colori e una segnaletica accattivante e comprensibile, come ad esempio la forma dei piedini adesivi sul pavimento per spiegare dove posizionarsi. Al contempo dovevamo essere rispettosi anche degli allievi più grandi, inserendo la parte scritta. 

Ognuno ha una propria postazione delimitata e i propri materiali che poi vengono igienizzati e lasciati in “quarantena” prima del successivo utilizzo» ci racconta. 

I gruppi hanno orari differenziati, in modo da creare “bolle” ben definite. A ogni cambio turno ogni aula viene completamente igienizzata e ventilata. Ogni aula è dotata inoltre di un sanificatore d’aria di ultima generazione.

Una battuta finale è d’obbligo…

Abbiamo domandato a Helga Past che cosa si sentisse di dire a chi sta leggendo questa intervista, che cosa si sente di aggiungere su questa sua avventura. 

Primo fra tutti ringrazia tutti i genitori e le famiglie speciali che la seguono da tanto e che ogni giorno affidano i loro bambini, le “loro perle preziose”, a lei a alle sue insegnanti. «Senza di loro e la loro collaborazione sarebbe impensabile, specialmente in questo momento». 

Poi si rivolge a chi ancora non conosce lei, la sua scuola e forse il metodo Helen Doron:

«Per i bambini questa è un’esperienza bellissima. Crescono in un ambiente a loro misura e imparano l’inglese senza rendersene conto. Perché non c’è pressione. È un ambiente a misura di bambino, di ragazzo e di adolescente» conclude. 

Helga e le sua teachers vi aspettano al Learning Centre Helen Doron English di Gorizia in via Terza Armata 137.
Per avere informazioni e contattarle: chiamare al numero 0481.284662 oppure tramite email all’indirizzo gorizia@helendoron.com

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