Il metodo Helen Doron, riconosciuto in tutto il mondo, si avvale di una metodologia di apprendimento della lingua inglese facile e divertente. Le scuole non utilizzano banchi, preferendo lasciare gli studenti liberi di esprimersi all’interno della classe, uno spazio sicuro.
Per mantenere alta l’attenzione nei confronti dell’apprendimento, il metodo utilizza attività ricreative, portandole a divenire parte della routine del bambino. Per far ciò, disponiamo anche di canzoni, filastrocche, app e video animati.
Ma questi ultimi due strumenti, i video e i cartoni, non li troverete nei corsi dei piccolissimi, dai 3 mesi ai 3 anni. Ma perché?
La sovrastimolazione dei bambini agli schermi luminosi
L’introduzione degli schermi nei bambini così piccoli è un tema molto dibattuto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di limitare il più possibile l’utilizzo degli schermi per i bambini sotto i 5 anni.
Quasi tutti gli esperti concordano nel definire inutile l’utilizzo degli schermi nei primi 3 anni di vita del bambino. Questi infatti riusciranno al meglio a sviluppare competenze interagendo con l’ambiente, utilizzando i 5 sensi. Infatti, da un punto di vista cerebrale, l’utilizzo degli schermi limita le stimolazioni del cervello, riducendo così capacità di linguaggio, di elaborazione e di immaginazione.
Secondo studi realizzati da IRCCS Auxologico, analizzando l’esposizione a schermi, tablet, televisione dei bambini piccoli, si è potuta osservare la manifestazione di disturbi comportamentali e dell’apprendimento, tra cui anche frustrazione, rifiuto dei limiti e ritardi nel linguaggio.
Il Prof. Giuseppe Riva, Direttore del Laboratorio di Tecnologia applicata alla psicologia di IRCCS Auxologico e dello Human Technology Lab all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha definito gli anni più critici quelli tra i 2 e i 3 anni.
L’utilizzo dei dispositivi tecnologici nel primo anno di vita del bambino è però ugualmente spesso presente. Ancor prima di iniziare a parlare, i bambini vengono esposti a piccoli schermi e ciò può comportare lo sviluppo di problemi cognitivi.
Gli aspetti da considerare nell’utilizzo di device tecnologici nei bambini
Come specificato dal Dott. Riva, «l’utilizzo massivo di tecnologie in età precoce rischia di focalizzare la conoscenza sul “qui e ora” dello stimolo specifico piuttosto che sulle relazioni tra oggetti e la loro persistenza al di fuori del momento immediato. Il mondo del tablet rimanda al modello stimolo-risposta, a qualcosa di astratto, di ben diverso rispetto a qualcosa di concreto come pensare ad esempio a un bicchiere. Con l’utilizzo precoce e massiccio di queste tecnologie, quindi, cambia il modo di organizzare la conoscenza del bambino in maniera così radicale che si modifica la strutturazione della massa bianca del cervello e si possono avere alterazioni in aree fondamentali per lo sviluppo del linguaggio, delle capacità di alfabetizzazione e delle funzioni esecutive».
Si riduce anche la capacità di concentrazione e quella di attesa. L’impatto negativo è presente anche sulle capacità di lettura e può abituare i bambini ad un basso sforzo cognitivo che va a ledere le loro capacità.
Altro aspetto da considerare sono gli effetti sulla vista. L’utilizzo di schermi fa insorge effetti negativi sulla salute dell’occhio e sulla vista, da un bruciore o secchezza oculare, passando alla cefalea, fino ad arrivare alla sindrome dell’occhio stanco.
Anche il sonno avrà delle ripercussioni poiché verranno stimolati i centri del cervello che si interessano al ciclo sonno-veglia, producendo così interazioni importanti.
Helen Doron e i corsi per bambini dai 3 mesi ai 3 anni
Ecco spiegato perché la nostra metodologia ha deciso di non inserire cartoni animati tra il materiale didattico dei piccolissimi e introducendoli limitatamente nei più grandi.
Per conoscere il nostro metodo e scoprire i corsi nella città di Vicenza, chiamaci al numero 347.5709236 o scrivici all’indirizzo vicenza@helendoron.com. Ti aspettiamo al nostro Learning Centre in via Pittoni, 10, a Vicenza!