I consigli per favorire il bilinguismo a casa e a scuola

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bilinguismo

Il bilinguismo è un processo naturale che coinvolge i bimbi esposti a due o più lingue fin da quando sono neonati. Molto spesso, si crede che due genitori monolingue non possano favorire questo sviluppo: in realtà, come vedremo nell’articolo di oggi è questione di offrire gli strumenti giusti.

Bilinguismo: in che modo si genera?

Crescere bilingue è più facile quando i genitori parlano ed espongono un neonato a due (o più) lingue diverse: questa è senza dubbio la modalità più assodata per riconoscere e imparare più linguaggi.

E nel caso di un ambiente monolingua? Bisogna rassegnarsi di fronte al fatto che un neonato non può crescere bilingue? Assolutamente no, perché il bilinguismo si genera a partire dagli strumenti a disposizione, non dalle condizioni.

Due genitori bilingue potrebbero favorire una lingua rispetto a un’altra e questo non promuoverebbe una crescita bilingue equilibrata; allo stesso modo, due genitori monolingue potrebbero lasciare molto spazio a una lingua diversa dalla propria, offrendo così un ambiente molto ricco e stimolante.

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È importante porre il focus sulla caratteristica naturale del bilinguismo. Ascoltare una seconda lingua tutti i giorni, creando occasioni di interazione quotidiane, permette di assorbirla senza sforzi, incrementando così proprietà di linguaggio e abilità lessicali. Ora che abbiamo analizzato i presupposti per crescere il proprio figlio bilingue, vediamo come favorire questo processo a casa e a scuola.

Bilinguismo a casa e a scuola: un obiettivo possibile

Il primo aspetto da ricordare è che il bilinguismo naturale si genera quando si espongono i bimbi a due lingue fin dai primi mesi di vita. Dagli 0 ai 3 anni si parla di finestra di opportunità, un periodo in cui cogliere i benefici dal punto di vista delle funzioni cognitive. In questo range, l’attività celebrale è molto alta e si assiste a uno sviluppo intenso della rete neuronale: la naturale conseguenza è la maggior produzione di connessioni che genera una risposta cognitiva migliore rispetto a qualunque altra età.

Dopo i 3 anni, il cervello raggiunge un equilibrio che permette, per qualche tempo, di mantenere inalterate le connessioni neuronali generate per poi lasciar esaurire quelle inutilizzate già dai 10 anni.

Ecco perché è essenziale creare fin dalle prime settimane di vita un ambiente arricchente e stimolante, che favorisca un assorbimento naturale, senza sforzi e stress. Ecco alcuni consigli pratici per non lasciarsi scappare l’opportunità di crescere il proprio figlio bilingue.

Giochi e cartoni animati

Per assimilare un linguaggio non è necessario parlarlo, infatti con i neonati si comunica in continuazione, senza aspettarsi un riscontro verbale. L’ascolto passivo è una forma di interazione molto importante per i più piccoli, perché permette loro di conoscere il mondo e assorbire le prime informazioni.

Il primo consiglio per crescere bimbi bilingue è quello di cogliere ogni occasione per creare un ambiente multilinguistico, non solo attraverso la parola.

Giochi, video e cartoni animati in lingua possono contribuire a rinforzare la proprietà di ascolto, prima, e di linguaggio poi. Questi strumenti supportano il bilinguismo nella misura in cui alle parole si possono associare le immagini, un veicolo chiave per comprendere il contesto.

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Canzoni

Si possono utilizzare già dai primi giorni di vita del bebè, per diverse ragioni: dalla ninna nanna alle coccole, fino al semplice momento di condivisione mamma-figlio. Le canzoni rappresentano un’ottima soluzione per familiarizzare con una nuova lingua, rendendo questo processo ancor più leggero e naturale.

Letture

Soprattutto nei primissimi anni, la lettura dei libri richiede il supporto dei genitori che hanno così l’opportunità di mettersi in gioco. È vero, la lingua inglese richiede attenzione alla pronuncia e comprensione del significato delle parole, ma si può sempre ricorrere all’aiuto di audiolibri.

Corsi di inglese

In parallelo a queste attività, si possono seguire corsi di inglese che offrano le basi e gli strumenti giusti per l’apprendimento linguistico. Molti genitori credono che partecipare a lezioni di inglese sia troppo impegnativo per i più piccoli. In realtà, i corsi studiati per bambini dagli 0 ai 3 anni sono studiati per rispettare le loro esigenze offrendo ciò di cui hanno bisogno:

  • ambiente stimolante
  • attività diverse
  • sviluppo sociale
  • interazione mamma-figlio

centri Helen Doron sono presenti in tutta Italia e offrono programmi specifici che mettono al centro le esigenze dei bambini dagli 0 anni.

Vuoi saperne di più? Prenota una lezione dimostrativa gratuita!

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Il bilinguismo è un processo naturale che coinvolge i bimbi esposti a due o più lingue fin da quando sono neonati. Molto spesso, si crede che due genitori monolingue non possano favorire questo sviluppo: in realtà, come vedremo nell’articolo di oggi è questione di offrire gli strumenti giusti.

Bilinguismo: in che modo si genera?

Crescere bilingue è più facile quando i genitori parlano ed espongono un neonato a due (o più) lingue diverse: questa è senza dubbio la modalità più assodata per riconoscere e imparare più linguaggi.

E nel caso di un ambiente monolingua? Bisogna rassegnarsi di fronte al fatto che un neonato non può crescere bilingue? Assolutamente no, perché il bilinguismo si genera a partire dagli strumenti a disposizione, non dalle condizioni.

Due genitori bilingue potrebbero favorire una lingua rispetto a un’altra e questo non promuoverebbe una crescita bilingue equilibrata; allo stesso modo, due genitori monolingue potrebbero lasciare molto spazio a una lingua diversa dalla propria, offrendo così un ambiente molto ricco e stimolante.

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È importante porre il focus sulla caratteristica naturale del bilinguismo. Ascoltare una seconda lingua tutti i giorni, creando occasioni di interazione quotidiane, permette di assorbirla senza sforzi, incrementando così proprietà di linguaggio e abilità lessicali. Ora che abbiamo analizzato i presupposti per crescere il proprio figlio bilingue, vediamo come favorire questo processo a casa e a scuola.

Bilinguismo a casa e a scuola: un obiettivo possibile

Il primo aspetto da ricordare è che il bilinguismo naturale si genera quando si espongono i bimbi a due lingue fin dai primi mesi di vita. Dagli 0 ai 3 anni si parla di finestra di opportunità, un periodo in cui cogliere i benefici dal punto di vista delle funzioni cognitive. In questo range, l’attività celebrale è molto alta e si assiste a uno sviluppo intenso della rete neuronale: la naturale conseguenza è la maggior produzione di connessioni che genera una risposta cognitiva migliore rispetto a qualunque altra età.

Dopo i 3 anni, il cervello raggiunge un equilibrio che permette, per qualche tempo, di mantenere inalterate le connessioni neuronali generate per poi lasciar esaurire quelle inutilizzate già dai 10 anni.

Ecco perché è essenziale creare fin dalle prime settimane di vita un ambiente arricchente e stimolante, che favorisca un assorbimento naturale, senza sforzi e stress. Ecco alcuni consigli pratici per non lasciarsi scappare l’opportunità di crescere il proprio figlio bilingue.

Giochi e cartoni animati

Per assimilare un linguaggio non è necessario parlarlo, infatti con i neonati si comunica in continuazione, senza aspettarsi un riscontro verbale. L’ascolto passivo è una forma di interazione molto importante per i più piccoli, perché permette loro di conoscere il mondo e assorbire le prime informazioni.

Il primo consiglio per crescere bimbi bilingue è quello di cogliere ogni occasione per creare un ambiente multilinguistico, non solo attraverso la parola.

Giochi, video e cartoni animati in lingua possono contribuire a rinforzare la proprietà di ascolto, prima, e di linguaggio poi. Questi strumenti supportano il bilinguismo nella misura in cui alle parole si possono associare le immagini, un veicolo chiave per comprendere il contesto.

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Canzoni

Si possono utilizzare già dai primi giorni di vita del bebè, per diverse ragioni: dalla ninna nanna alle coccole, fino al semplice momento di condivisione mamma-figlio. Le canzoni rappresentano un’ottima soluzione per familiarizzare con una nuova lingua, rendendo questo processo ancor più leggero e naturale.

Letture

Soprattutto nei primissimi anni, la lettura dei libri richiede il supporto dei genitori che hanno così l’opportunità di mettersi in gioco. È vero, la lingua inglese richiede attenzione alla pronuncia e comprensione del significato delle parole, ma si può sempre ricorrere all’aiuto di audiolibri.

Corsi di inglese

In parallelo a queste attività, si possono seguire corsi di inglese che offrano le basi e gli strumenti giusti per l’apprendimento linguistico. Molti genitori credono che partecipare a lezioni di inglese sia troppo impegnativo per i più piccoli. In realtà, i corsi studiati per bambini dagli 0 ai 3 anni sono studiati per rispettare le loro esigenze offrendo ciò di cui hanno bisogno:

  • ambiente stimolante
  • attività diverse
  • sviluppo sociale
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